Più figli hai... meno lavorerai!
In questo momento è penalizzante avere figli in Italia. Lo è specie per le donne che hanno difficoltà a essere assunte, hanno stipendi bassi e difficile progressione di carriera. Il congedo parentale (maternità facoltativa) è limitato nel tempo (6, 7 e 10 mesi) e pagato poco o niente. Anche i padri vengono penalizzati dallo scarso riconoscimento della loro partecipazione alla gestione del bambino. Al contrario, occorre un sistema premiante che favorisca maternità e paternità. Bisogna premiare i genitori dando un valore ai figli.
Si può dare un valore “lavorativo” alla gestione dei figli e pensare per esempio che ogni figlio “valga” tre ore lavorative alla settimana di un genitore. Col primo figlio la mamma lavorerà tre ore in meno alla settimana, col secondo potrà essere il padre a lavorare meno e così per gli altri figli alternativamente i genitori oppure solo la mamma.
Significa che al terzo figlio la madre potrebbe lavorare nove ore in meno, quindi meno di quattro giorni alla settimana.
Una riduzione dell’orario lavorativo, in aggiunta alle altre misure previste, sarebbe un ottimo incentivo per incrementare la natalità.
D’altra parte, l’Italia è il paese dove si lavora di più in Europa e molte nazioni (Olanda, Norvegia, Irlanda etc.) utilizzano sistemi che vanno verso i quattro giorni lavorativi alla settimana (Qui Finanza 4 aprile 2019. Dati OCSE).
In più, nelle esperienze attuali di Google e di altre aziende, le ore di lavoro in meno non riducono la produttività.
Cifre “sottratte” al datore di lavoro con la riduzione del lavoro
Figli Stipendio
1 2 3
Cifra mensile in euro
(calcolata moltiplicando per 3, 6, 9 la retribuzione oraria)
80-160-240 €1,000/mese
160-320-480 € 2,000/mese
240-480-720 € 3,000/mese
L’equivalente monetario essere applicato ai lavoratori autonomi.
Significa che una persona che guadagna € 1000/mese verrebbe retribuito al primo figlio € 80 in più al mese, 160 al secondo figlio e 240 al terzo