Sportellone
Avere dei figli oggi per alcune fasce della popolazione rappresenta un fattore di rischio economico e sociale, tanto che l’aumento della povertà assoluta si registra soprattutto nelle famiglie con figli, in particolare se piccoli. La povertà colpisce fin dai primi giorni di vita (secondo l’Istat i minori in povertà assoluta sono 1.434.000 - pari al 13,8%) e in molti casi l’indigenza va a sovrapporsi a situazioni di disagio personale e sociale, quali solitudine, depressione post-partum, carenza di servizi adeguati dedicati e necessità delle strutture sanitarie di avere tempo di degenza limitati.
Dobbiamo aiutare le mamme e i bambini, dobbiamo metterli in condizione di affrontare quel ‘nuovo’ mondo nella maniera migliore possibile.
Molte Fondazioni e Associazioni si occupano di mamme e bambini ma sempre in maniera limitata. Nessuna affronta l’argomento in globalità, alcune si occupano di pediatria e ospedali pediatrici, altre del disagio materno. In generale sono le patologie e le situazioni di profondo disagio che occupano l’impegno di questi enti.
Occorre che qualcuno si occupi anche di mamme e di bambini normali, che hanno le semplici sofferenze dovute ai pochi soldi, alla scarsa assistenza ai bambini piccoli, agli impegni delle mamme che lavorano, ai papà poco presenti in famiglia.
Il Movimento per i Bambini pensa a loro e vuole aiutarli. Vuole aiutare le mamme a superare bene questa fase, vuole spiegare i loro diritti e come ottenere gli aiuti previsti, vuole suggerire a chi devono rivolgersi per un asilo nido o per il mal di pancia del piccolo e vuole spiegare alle mamme che molti esami in gravidanza sono gratuiti altri no.
Save the Children ha un importante programma italiano che si chiama Fiocchi in Ospedale che sostiene mamme e bambini in molti ospedali italiani (a Torino all’ospedale Maria Vittoria e al Martini). È un programma multidirezionale che aiuta mamme e bimbi insieme ad associazioni e istituzioni locali. Si occupa più di aiuto psicologico-sociale che logistico-informativo. Il progetto “Fiocchi in Ospedale” ha l’obiettivo di migliorare le condizioni dei bambini fin dai primi giorni di vita, sostenendo i genitori e cercando di accrescere il benessere del nucleo familiare, attraverso una collaborazione con l’ospedale e il territorio e un’azione di sostegno alle mamme e alle famiglie.
Il progetto interviene sia per prevenire casi di maltrattamento e abuso, sia per segnalare e affrontare situazioni di disagio sociale e socioeconomico, sia, infine, per contribuire a migliorare le competenze e le reti di sostegno dei genitori e ridurre condizioni di isolamento e incertezza nelle quali si possono trovare. Da questo progetto nasce anche il libricino Eccomi! che in modo semplice e multilingue da informazioni base per le mamme e la salute del nascituro
Uno sportello informativo organizzato insieme all’Assessorato ai Bambini della Regione, che si occupi di un sostegno centralizzato alle mamme con l’aiuto delle amministrazioni provinciali e comunali, dei Centri Famiglia, dei CAF, degli psicologi e dei counselor potrebbe essere un aiuto sostanziale per le giovani famiglie che hanno e vogliono avere figli.
Il Movimento per i Bambini può collaborare, suggerendo le funzioni dello sportello attraverso un confronto continuativo con le famiglie.
Save the Children, esperto nel programma di ascolto, orientamento, referral , coordinamento di prese in carico integrate con le istituzioni in casi di nuclei multiproblematici potrebbe espandere il programma Fiocchi in Ospedale a tutti i bambini. Altri enti rivolti a mamme e bambini potrebbero entrare in questa rete regionale e poi nazionale.
Progetto
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Riunione all’Assessorato ai Bambini per definire il progetto e i coinvolgimenti istituzionali successivi: città di Torino per consultori, ordini medici, coordinatori regionali centri famiglie
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Definizione e mappatura delle “antenne” sul territorio che possono essere la rete di “comunità di cura di riferimento a cui materialmente si rimanderanno i contatti: centri famiglie e consultori
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Selezione e riunione dei componenti e dei funzionari del progetto all’Assessorato ai Bambini (Movimento per i Bambini, Assessorato ai Bambini, Comuni, Save the Children, Rappresentanti Centri Famiglia, rappresentanti consultori etc.) per designare le competenze e organizzare brevi corsi di formazione e materiale cartaceo da distribuire alle mamme (Eccomi!).
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Preparazione Calling Centers di primo e secondo livello
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Contatti con i Centri di Maternità degli Ospedali Regionali (per diffondere l’esistenza dello Sportellone e distribuire materiale cartaceo alle mamme in dimissione.
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Definire azioni regionali che aiutino il sostegno delle famiglie e del sistema informativo: promuovere azioni come l’attribuzione dei pediatri famiglia direttamente in ospedale (alleggerimento dei pronti soccorsi, tutela e supporto al nascituro precoce)
Organizzazione
Gruppo di lavoro
Si riunisce periodicamente per modulare e aggiornare l’attività dello sportello. I dati di attività verranno valutati e ulteriori interventi saranno pianificati.
Definiremmo due piani di azione
Progetto A
-Primo livello: app dedicata in cui facilmente individui i servizi sul territorio con geo localizzazione
-Secondo livello: Calling Centers
Progetto B
-Primo livello: Si occupa delle domande più frequenti delle mamme attraverso i Centri Famiglia, consultori e altre antenne individuato sul territorio grazie alla mappatura. Risponde a domande sugli aiuti statali, regionali e comunali, sul ruolo dei CAF e le loro sedi, sugli Asili Nido etc. Lo fa con gli uffici e con una linea telefonica.
-Secondo livello: Risponde a domande più complesse e trasferisce le richieste ai consulenti
Comitato scientifico
Gruppo di lavoro di esperti dei settori di riferimento: sociale, sanitario e assistenziale
Costi
I costi saranno limitati.
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Training del personale (Regione, Province e Comuni))
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Call Center
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App
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Materiali di diffusione ed informazione (cartacei, online)
Ci sono 1181 comuni in Piemonte.
Le Province possono occuparsi della raccolta ed elaborazione dati
Save the Children si potrebbe occupare del monitoraggio,
Breve di descrizione dei servizi già esistenti e mappati con l’opportunità che offre il progetto di mettere a sistema le reti regionali esistenti creando il collegamento con l’utente in modo facile ed efficace.
Lo Sportellone sarebbe lo strumento migliore per mettere in rete servizi già presenti (Consultori e Centri Famiglie), favorirne l’accesso e diffondere la cultura di una Regione che vuole aiutare le mamme e i bambini.